Categoria: Mobilità e città

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Dai dati Ispra il consumo di suolo dell’Umbria

Dai dati Ispra il consumo di suolo dell’Umbria

"Anche l’Umbria deve cominciare a fare i conti con la realtà: fermare il consumo di suolo deve essere riconosciuta come una priorità assoluta di chi governa la regione e di chi amministra i comuni umbri, in linea con gli obbiettivi europei. Poiché il suolo è una risorsa limitata e non rinnovabile, se non ne fermeremo il consumo le conseguenze le dobbiamo pagare tutti noi, e come questa ondata di calore e di siccità ci dimostra, i cambiamenti climatici non fanno sconti”.

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Premio Speciale Mobilità Dolce al Piano di Mobilità Sostenibile per la fioritura della Piana di Castelluccio di Norcia

Premio Speciale Mobilità Dolce al Piano di Mobilità Sostenibile per la fioritura della Piana di Castelluccio di Norcia

Quest'anno la fioritura di Castelluccio è a basse emissioni grazie al Piano concertato tra tutti gli enti locali per indicare per ben tre week end misure di fruizione sostenibile che evitano file chilometriche grazie a servizi collettivi su prenotazione garantendo allo stesso tempo i flussi fondamentali per le attività locali.

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Ecosistema Urbano Umbria, seconda edizione del dossier sulle performance ambientali delle città umbre

Ecosistema Urbano Umbria, seconda edizione del dossier sulle performance ambientali delle città umbre

Sempre più auto in circolazione e nessun passo avanti nella transizione energetica alle rinnovabili. Livelli di smog e di perdite lungo la rete idrica che rimangono preoccupanti e consumo di suolo che malgrado la pandemia cresce in maniera significativa in alcune città. Poche note positive che poco incidono sul trend complessivo: tra tutte, l’aumento della raccolta differenziata, quasi generalizzato. La speranza è che le risorse del PNRR e le urgenze imposte da guerra e cambiamenti climatici diano quel coraggio che finora le nostre città non hanno avuto di apportare i cambiamenti necessari.

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Quale idea di città?

Quale idea di città?

Da alcuni anni si parla di città di 15 minuti (ossia città dove i principali servizi sono accessibili a piedi o in bicicletta in appena un quarto d’ora), più recentemente si stanno portando avanti città di 10, 5, persino di 1 minuto dove tutto è estremamente accessibile in pochissimo tempo a piedi o in bicicletta perché vicino alle abitazioni. Qui da noi si persegue la strategia opposta, con un ritardo di decenni rispetto al panorama europeo. Si opera affinchè l’automobile sia sempre più fondamentale, costruendo sempre più poli commerciali distanti dai quartieri e depotenziando e ridimensionando quelli presenti all’interno.

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“Sicurezza e linearità dei percorsi”: chiesto un tavolo permanente per bici e pedoni

“Sicurezza e linearità dei percorsi”: chiesto un tavolo permanente per bici e pedoni

FIAB Perugia Pedala, Circolo Legambiente Perugia e Valli del Tevere e SinistraUniversitaria - UdU Perugia - hanno elaborato un documento inviato all'attenzione dell'amministrazione comunale, in particolare del Sindaco Andrea Romizi, dell'assessore ai lavori pubblici Otello Numerini, all'urbanistica Scoccia Margherita e alla viabilità Luca Merli

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La campagna nazionale di Legambiente Clean Cities fa tappa a Perugia

La campagna nazionale di Legambiente Clean Cities fa tappa a Perugia

La nona tappa della Clean Cities Campaign di Legambiente arriva a Perugia, e l’associazione ambientalista presenta per l’occasione una scheda contenente una serie di indicatori dello stato dell’arte della mobilità, dell’inquinamento atmosferico e delle necessarie risposte politiche delle istituzioni per contrastarlo. I dati sono stati discussi a fine mattinata con un tavolo di discussione online promosso da Legambiente assieme a Fiab Perugia Pedala,  l’Unione Studenti di Perugia e progetto Life CLIVUT e proseguirà domani con una “passeggiata pensante” a Ponte San Giovanni, assieme all’associazione Pro Ponte, in una delle zone della città più martoriate dal traffico interno e di attraversamento e dalle conseguenze che questo implica.

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10 motivi per essere contrari al “nodino” di Perugia (tra i tanti possibili)

10 motivi per essere contrari al “nodino” di Perugia (tra i tanti possibili)

Il progetto da oltre 400 milioni di euro per una nuova strada (una stima molto vecchia certamente da aggiornare al rialzo), l’ormai noto “nodino” di Perugia, sta vedendo la contrapposizione tra la giunta regionale umbra e un gruppo consistente di comitati e associazioni che si oppongono. Il dibattito pubblico, come spesso capita, sembra essersi appiattito...

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Una riflessione tra urbanistica e trasporto per spiegare i dubbi sul “nodino” di Perugia

Una riflessione tra urbanistica e trasporto per spiegare i dubbi sul “nodino” di Perugia

Ci dicono: “piuttosto che niente, meglio il nodino”, facendo leva sui problemi di traffico e inquinamento generati dal passaggio della superstrada attorno all’abitato del Ponte. L’argomento è disarmante perché come sappiamo il “nodino” non è affatto una soluzione al problema del traffico e all’inquinamento e soprattutto chi amministra questa regione non ha ritenuto di dover studiare e valutare ipotesi alternative da mettere in campo malgrado che ve ne fossero i presupposti.