Appello alla Regione Umbria per mobilità sostenibile e promozione del cicloturismo

In linea con le richieste presentate a livello nazionale da FIAB Onlus (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), da Legambiente Onlus con la recente Lettera rivolta ai sindaci e al presidente ANCI, e dal WWF

il Coordinamento Fiab Umbria , Legambiente Umbria e WWF Umbria  in rappresentanza delle Fiab locali di Perugia, Terni, Gubbio, Foligno, Marsciano, Legambiente Umbria con i suoi circoli tutti, e  WWF Umbria fanno appello alle Istituzioni Regionali sopra citate per richiamare l’attenzione sulle modalità di ripresa Fase 2 Covid-19.

L’emergenza Covid-19 ha messo in luce la necessità di attuare forme di progresso civico volte a garantire in primis la salute dei cittadini, migliorando la qualità dell’aria e riducendo l’uso dei veicoli più inquinanti a favore del servizio pubblico e della mobilità dolce, preservando le nostre città d’arte e i borghi, dal degrado e dall’inquinamento atmosferico ed acustico.  (vedi anche il webinar di Legambiente su questo tema)

Vorremmo condividere un ragionamento a supporto delle cause che ci stanno reciprocamente a cuore: il benessere dei cittadini e lo sviluppo economico della nostra regione. Il ragionamento riguarda le numerose opportunità che in questi due ambiti offre la bicicletta, oggi ancora più importanti nella gestione della cosiddetta Fase 2.

  • Il turismo 

Questo settore economico è oggi uno dei più duramente colpiti del nostro territorio; il divieto di assembramenti renderà la vita difficile al turismo di massa, ma da questo frangente l’Umbria dei piccoli borghi può prendere linfa e dare respiro agli operatori economici attraverso lo sviluppo del cicloturismo, (il segmento con la crescita più alta degli ultimi anni), e le altre forme di turismo “lento” e “outdoor” che garantiscono per loro natura il distanziamento sociale a differenza di altre.

Questo significherebbe un passo avanti nello sviluppo dell’immagine turistica: i nostri borghi che solitamente rimangono esclusi dalle rotte dei Tour Operator, dove si concentra di più la ricettività extralberghiera, offrono già spontaneamente relax, divertimento e natura in sicurezza escludendo gli assembramenti, e questo darebbe vita ad una rinascita dei centri minori nella nostra Regione, partendo dalla stagione estiva 2020.  Vi è la necessità di un sostegno concreto al settore cicloturistico da parte delle istituzioni. Per questo chiediamo di velocizzare e attuare quanto prima le seguenti iniziative:

  • facilitare lo sviluppo di percorsi locali cicloturistici e pedonabili, con segnaletica fissa di facile e poco costosa realizzazione, per indirizzare i borghi verso questo tipo di turismo (vedi La Francescana nella valle tra Assisi e Spoleto)
  • adoperarsi in modo efficace per la manutenzione dei percorsi già esistenti (la ciclovia Spoleto – Assisi verte in condizioni di degrado in vari punti).
  • istituire di un tavolo di lavoro dedicato al turismo in Umbria, che coinvolga anche le principali associazioni di categoria e che metta al centro del rilancio queste forme sostenibili di turismo.

Ribadiamo che il cicloturismo rappresenta una risorsa e una opportunità che dobbiamo cogliere appieno per le sue peculiarità: ricaduta diffusa su tutto il territorio, prolungata stagionalità e alta propensione alla spesa dei cicloturisti. 

Per questo settore tre sono i fattori critici di successo: le infrastrutture, la comunicazione, i servizi. Escluse le infrastrutture che richiedono tempi di realizzazione adeguati, la comunicazione e i servizi possono essere attivati e sostenuti in tempi stretti, certamente compatibili con la prossima ripresa delle attività economiche. 

  • La mobilità 

Da più parti cresce la preoccupazione per la prevista forte riduzione dell’uso dei mezzi pubblici promiscui da parte dei cittadini a favore dell’automobile, in particolare nei trasferimenti casa-lavoro e casa-scuola. La bicicletta in questo momento potrebbe essere una delle soluzioni migliori per attenuare i prossimi problemi di mobilità urbana e di peggioramento dell’impatto ambientale.

Per riuscire a modificare le abitudini delle persone, portandole ad utilizzare quotidianamente la bicicletta sarà però necessario attivare leve economiche e azioni congiunte tra istituzioni:

  • incentivi all’acquisto di biciclette, biciclette elettriche, cargo-bike, con attenzione particolare ai centri  con meno di 50000 abitanti che a quanto sembra, saranno esclusi dai previsti incentivi ministeriali;
  • incentivi economici e premialità per chi usa la bici nel percorso casa-lavoro e casa-scuola, come già avviene in altre città sia italiane che  europee.
  • sostegno alle Amministrazioni comunali nell’attuazione di una rete di mobilità di emergenza(RME) ampliando gli spazi dedicati alla mobilità pedonale e ciclistica; sollecitare ed incrementare l’uso dei mezzi alternativi è possibile adottando soluzioni economicamente efficaci e sostenibili per la realizzazione di corsie ciclabili, caratterizzate da segnaletica orizzontale. (Si stima che il costo di suddetta tipologia corrisponda, per km lineare, ad ¼ di quello delle tradizionali piste ciclabili separate da cordolo) 
  • istituzione già dal prossimo  settembre  per l’a.s. 2020-21 delle “strade scolastiche” in modo diffuso, di concerto con l’Ufficio scolastico regionale: provvedimento attuabile con una semplice ordinanza del Sindaco, che  annullerebbe gli ingorghi di automobili e quindi gli assembramenti, aumentando la sicurezza dei bambini e proteggendo la loro salute con l’abbattimento della concentrazione di Pm10 nelle zone scolastiche. 
  • incentivazione della ciclologistica e delle consegne a domicilio: il trasporto di ultimo miglio con furgoni tradizionali incide fino al 30% del traffico nei nostri centri urbani, con forte disagio alla circolazione; una soluzione si può trovare attuando modalità di consegna meno impattanti, e blocchi alle emissioni (ricordiamo i continui sforamenti rilevati dalle centraline).  
  • sollecitazione di iniziative congiunte e coordinate tra amministrazioni locali ed esercenti nel creare isole pedonali, ZTL: lo spazio pubblico liberato dalle auto permette forme di mobilità attiva (pedoni, biciclette, monopattini, altra utenza vulnerabile) in sicurezza e con distanziamento sociale (mentre ora la maggior parte dello spazio    pubblico è delle carreggiate e dei parcheggi), e la mobilità attiva e responsabile  incrementa e sostiene il commercio di prossimità
  • incremento delle forme di inter-modalità treno+bici e bus+bici, a vantaggio sia di lavoratori pendolari sia di turisti, attraverso l’azzeramento del costo del biglietto trasporto bici (come avviene in altre regioni anche confinanti con la nostra) e potenziamento dei posti disponibili sui mezzi
  • La salute pubblica 

L’attività motoria a tutte le età è fondamentale per il sistema immunitario che in questo momento va mantenuto con grande cura alla massima funzionalità. La bicicletta consente di mantenere la distanza di sicurezza; il grado di arieggiamento e quindi di diluizione del droplet è il massimo possibile; l’uso delle due ruote favorisce l’attività fisica mantenendo i polmoni di chi pedala più “robusti”, meglio ventilati e capaci di sopportare meglio anche un eventuale “stress” dalla malattia.

Attuare una politica di sviluppo della mobilità attiva, proprio per la sua azione preventiva, contribuisce anche alla riduzione dei costi del sistema sanitario pubblico. Vorremmo sollecitare quindi una campagna informativa volta a stimolare l’uso della Bicicletta e della mobilità attiva su tutto il territorio Regionale, in modo da iniziare un’inversione di rotta rispetto ai numeri che ci vedono in cima alle statistiche quale una delle regioni più motorizzate  d’Italia e una delle più sedentarie e a rischio di obesità soprattutto nei più giovani. 

  • Considerazioni conclusive 

FIAB , Legambiente e Wwf, insieme ad altre decine di Associazioni, hanno inviato al Presidente del Consiglio, ai Ministri competenti ed ad altri Funzionari un documento che sintetizza in sette punti la propria posizione sulla mobilità post emergenza Covid19.

FIAB Umbria , Legambiente Umbria e Wwf Umbria si rendono disponibili a supportare l’Amministrazione regionale e le Amministrazioni locali riguardo le strategie e le scelte, anche di carattere tecnico, per meglio realizzare le proposte e i suggerimenti contenuti nel presente documento.

Allegati i seguenti documenti tecnici:

Piano emergenziale di Mobilità di Bikeitalia

Linee Guida di ANCI per i comuni con azioni urgenti su mobilità urbana