L’appello di Legambiente Umbria ai nuovi sindaci e alle nuove amministrazioni
Occorre impegno, maturità e responsabilità a scala locale contro i cambiamenti climatici

In questa tornata elettorale sono 63 i comuni umbri che hanno rinnovato il sindaco e il consiglio comunale e che ora si apprestano a definire le giunte che dovranno occuparsi di amministrare le città nei prossimi anni.

Legambiente Umbria, augurando a tutte le nuove amministrazioni un buon lavoro, auspica che i temi ambientali siano al centro dell’agenda dei sindaci e delle nuove amministrazioni perché il riscaldamento globale, l’inquinamento e gli ecoreati impongono un impegno straordinario e un cambiamento radicale nel governo delle città e del territorio. Servono in particolare assessori alle politiche ambientali competenti, capaci di affrontare le complesse sfide ambientali nell’interesse della collettività e delle future generazioni.

Legambiente, da sempre al fianco dei comuni, piccoli e grandi, premia ogni anno i Comuni Ricicloni umbri, collabora con gli insegnati in progetti di educazione ambientale nelle scuole, organizza e promuove giornate di volontariato ambientale come Puliamo il Mondo. Soprattutto L’associazione considera fondamentale il ruolo delle amministrazioni comunali, le istituzioni più vicine ai cittadini, perché le più adatte a svolgere il ruolo di agenti e promotori dei necessari miglioramenti e innovazioni da apportare nella vita dei cittadini umbri, non senza sacrifici e complicazioni.

Legambiente chiede ai Comuni umbri di incrementare efficientamento e controllo della gestione sostenibile dei rifiuti, ponendo grande attenzione al tema degli ecoreati e verso il raggiungimento degli obbiettivi di riciclo della materia e risparmio delle risorse. Chiede di trovare la capacità e il coraggio di modificare gli spazi urbani e la gestione del territorio per invertire la ormai drammatica dipendenza degli umbri dalle automobili e da tutte le conseguenza che esse provocano sulla salute e sull’ambiente. Chiede un’attenzione e un impegno nuovo nella gestione delle risorse naturali e della biodiversità, e una spinta maggiore verso il risparmio energeticoe l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

Soprattutto chiede l’impegno in ogni attività dell’amministrazione alla più difficile delle sfide, quella contro i cambiamenti climatici che già sono la causa e lo saranno sempre di più, degli ingenti danni all’agricoltura, all’economia e al turismo, alle risorse naturali dei nostri territori.

I cambiamenti climatici vanno affrontati con nuova capacità e responsabilità, a cominciare dalle realtà locali, anche quelle più piccole, per evitare di mettere a rischio il futuro dei nostri figli e del Pianeta intero.