PUMS di Perugia. Dai dati emerge un mostro: la Sosta Selvaggia in centro

Aumenta la sosta selvaggia, diminuisce l’uso dei parcheggi a pagamento e l’uso delle scale mobili. 

Durante la settimana europea della mobilità, a Perugia si sono svolti gli incontri con i portatori di interesse (associazioni, gruppi di cittadini e soggetti economici) sul tema del nuovo Piano Urbano di Mobilità Sostenibile del Comune di Perugia. Gli incontri proseguono il lavoro di costruzione del piano, che deve, obbligatoriamente, essere partecipato con i cittadini sotto forma, appunto, di gruppi di interesse.

Si ragiona su alcuni macro obiettivi su cui amministrazione e gli stessi cittadini intendono impegnarsi, con un orizzonte di dieci anni, per rendere più sostenibile la mobilità a Perugia e nelle zone limitrofe.La prima attività è stata raccogliere dati e informazioni sulla mobilità perugina, sulle scelte di trasporto fatte da chi abita, lavora o transita da Perugia, per comprendere i processi in atto e indirizzarli poi con il Piano verso una maggiore sostenibilità.

Fin qui la teoria, la pratica difficilmente sarà così aderente agli obiettivi, e sono molti che rumoreggiano dicendo che l’intero documento resterà poi chiuso in un cassetto a prender polvere. Può darsi, o magari invece qualcosa di buono ne verrà fuori. Ad ogni modo l’operazione di raccolta dati è di per sé utile a ragionare e a farsi un’idea su cosa accade nel capoluogo umbro e in particolare nel suo pregiatissimo centro storico, da un po’ di tempo a questa parte.

Quella che segue è l’immagine che raffigura il numero di accessi giornalieri di auto alla ZTL del centro storico dal 2010 al 2017. Salta subito all’occhio che negli ultimi due anni c’è stato un netto e preoccupante aumento delle autovetture che transitano nei varchi della ZTL, all’incirca un 20-25% in più.

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Quello di seguito è invece l’andamento dell’utilizzo dei principali parcheggi in superficie a pagamento, sempre dell’area del centro storico negli ultimi anni.

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Nella relazione è scritto quanto segue: “L’utilizzo dei parcheggi in struttura ha subito un calo del 46% dal 2008 al 2016 seguendo un trend costantemente decrescente. Il tempo di permanenza medio nelle strutture si aggira intorno alle 2 ore e 12 minuti, negli anni ha presentato un andamento pressoché costante con un accenno di aumento dagli anni 2012 ad oggi.La sosta in superficie presenta un trend decrescente dal 2011 ad oggi, dal 2008 al 2011 è da considerarsi costante. Il tempo di permanenza medio è praticamente costante e pari a un’ora”.

A far da corredo a questi dati ci sarebbe anche poi un ulteriore grafico che ben rappresenta il tracollo della politica di mobilità sostenibile nel centro storico perugino. Parliamo del dato sull’utilizzo delle scale mobili dove si evidenzia che rispetto a circa una decina di anni fa, queste hanno visto decrescere il numero di passeggeri trasportati, che nel 2006 erano oltre 10 milioni, con una riduzione di 4 milioni, e circa 2 milioni in meno tra il 2012 e il 2016.

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Insomma, per fare una lettura incrociata del dato, non siamo molto lontani dal vero affermando che, se il numero di auto che entra nel centro storico aumenta e contemporaneamente diminuiscono le auto che parcheggiano nei parcheggi a pagamento, evidentemente gli automobilisti perugini parcheggiano altrove… e dove?
Beh un esempio tra i tanti potrebbe essere dato da Piazza Danti, retrocessa negli ultimi tempi sempre più a parcheggio abusivo, specie la sera, come questo breve video mostra.

Insomma, dai dati appare evidente che la sosta selvaggia, alimentata dal numero di auto crescente che entrano nel centro e consentita da un certo lassismo più o meno consapevole da parte di chi dovrebbe controllare, ha determinato questo fenomeno perverso di sottrazione, abusiva, e sottolineiamo abusiva, degli spazi urbani. In favore di cosa? Non certo di una florida economia delle attività del centro, visto lo stillicidio costante di negozi che chiudono. Più auto semplicemente non portano più soldi e anzi alla lunga tolgono economie e valore.

Noi crediamo, volendo dar credito all’amministrazione che ha messo in piedi la costruzione del PUMS, che c’è un obiettivo zero, un principio base che viene ancor prima di altri, possibili, ulteriori, meravigliosi progetti: il rispetto delle regole! Il ripristino della legalità e del controllo del territorio, perché il laissez-faire con gli automobilisti, in ogni luogo e latitudine, produce solo problemi, pericolo e inquinamento, in totale opposizione a quella sostenibilità richiamata nel titolo del piano.

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Aggiornamento novembre 2018:

Mettiamo a disposizione una pagina facebook dedicata a Perugia Sosta Selvaggia: clicca qui.

Una mappa provocatoria ma drammaticamente reale della sosta selvaggia consolidata: clicca qui.