Categoria: Mobilità e città

Articolo
10 motivi per essere contrari al “nodino” di Perugia (tra i tanti possibili)

10 motivi per essere contrari al “nodino” di Perugia (tra i tanti possibili)

Il progetto da oltre 400 milioni di euro per una nuova strada (una stima molto vecchia certamente da aggiornare al rialzo), l’ormai noto “nodino” di Perugia, sta vedendo la contrapposizione tra la giunta regionale umbra e un gruppo consistente di comitati e associazioni che si oppongono. Il dibattito pubblico, come spesso capita, sembra essersi appiattito...

Articolo
Una riflessione tra urbanistica e trasporto per spiegare i dubbi sul “nodino” di Perugia

Una riflessione tra urbanistica e trasporto per spiegare i dubbi sul “nodino” di Perugia

Ci dicono: “piuttosto che niente, meglio il nodino”, facendo leva sui problemi di traffico e inquinamento generati dal passaggio della superstrada attorno all’abitato del Ponte. L’argomento è disarmante perché come sappiamo il “nodino” non è affatto una soluzione al problema del traffico e all’inquinamento e soprattutto chi amministra questa regione non ha ritenuto di dover studiare e valutare ipotesi alternative da mettere in campo malgrado che ve ne fossero i presupposti.

Articolo
Con la tappa di Cerreto di Spoleto si chiude la staffetta umbra di “Appennino Bike Tour 2021”, di Legambiente e Vivi Appennino

Con la tappa di Cerreto di Spoleto si chiude la staffetta umbra di “Appennino Bike Tour 2021”, di Legambiente e Vivi Appennino

Legambiente Umbria: “Il cicloturismo e il turismo sostenibile sono strategici per il territorio appenninico e per le aree colpite dal sisma” Con la tappa di Cerreto di Spoleto si chiude la staffetta umbra di “Appennino Bike Tour – Il Giro d’Italia che non ti aspetti”, duemilaseicento chilometri dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati...

Articolo
Arriva in Umbria “Appennino Bike Tour 2021”, la ciclovia più lunga d’Italia ad opera di Legambiente e Vivi Appennino

Arriva in Umbria “Appennino Bike Tour 2021”, la ciclovia più lunga d’Italia ad opera di Legambiente e Vivi Appennino

È stato presentato ufficialmente stamane a Gubbio in una conferenza stampa tenuta nel Teatro Romano “Appennino Bike Tour – Il Giro d’Italia che non ti aspetti”, duemilaseicento chilometri dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati e 44 comuni tappa, 26 parchi e aree protette. Sono questi i numeri di Appennino Bike Tour, la ciclovia dell’Appennino organizzata da Legambiente e ViviAppennino, che ha preso il via in forma itinerante lo scorso 16 luglio da Altare (Savona) e si concluderà l’8 agosto ad Alia (Palermo). Si tratta della più lunga ciclovia d’Italia: il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese, nato da cittadini e cittadine e dalle associazioni, finanziato dalle istituzioni, sostenuto da una storica azienda italiana, il Gruppo Colussi con il brand Misura. Appennino Bike Tour ha fatto sosta ieri a Citerna e dopo la città di Gubbio proseguirà questo pomeriggio il suo viaggio verso Assisi e Cerreto di Spoleto (25 luglio).

Articolo
Trasimonto… in bici – per la tappa umbra di Goletta dei Laghi 2021

Trasimonto… in bici – per la tappa umbra di Goletta dei Laghi 2021

Domenica 18 luglio ci sarà la seconda edizione della biciclettata di Legambiente al Trasimeno in occasione della tappa umbra di Goletta dei Laghi. (Bici + Treno + Lago + Tramonto) x Aperitivo = FelicitàQuesta la formula della felicità che fa da sfondo alla 2° edizione di “TRASIMONTO…IN BICI“, un’iniziativa nella tappa umbra della campagna di...

Articolo
Lettera aperta per un Piano di Mobilità ad emissioni zero nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Lettera aperta per un Piano di Mobilità ad emissioni zero nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Evitiamo lo scempio di un’altra fioritura insostenibile nella Piana di Castelluccio Il Piano della Mobilità Sostenibile dei Sibillini diventi uno dei progetti chiave del CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo Legambiente insieme all’Alleanza della Mobilita Dolce (AMODO) e alla Fondazione Symbola hanno scritto una lettera aperta per un piano di mobilità a emissioni zero nel Parco Nazionale...

Articolo
Clean Cities: ripartiamo dalle città!

Clean Cities: ripartiamo dalle città!

I dati della Pagella di Città: alto il tasso di motorizzazione, nessuna implementazione di piste ciclabili. In stato embrionale la rete stradale “30 all’ora” e la riduzione della velocità sulle strade urbane. Non male la concentrazione di PM10, al limite previsto dall’OMS.
Legambiente: “Abbiamo le risorse economiche per puntare su nuovi modelli di mobilità. Prioritario realizzare strade ’30 all’ora’ come definito dal PUMS e misure per favorire l’uso di bici e pedonabilità”

Articolo
Piste ciclabili a Perugia: i fondi ci sono, mancano i progetti del Comune

Piste ciclabili a Perugia: i fondi ci sono, mancano i progetti del Comune

Quasi un milione di euro che verrebbero gettati al vento se il Comune di Perugia non raddrizzerà velocemente il piano del “tavolo tecnico” aperto con Fiab PerugiaPedala e Legambiente alla fine dell’estate 2020: venivano così attuate le indicazioni espresse in materia di piste e corsie ciclabili dalla Terza commissione consiliare nel maggio dello stesso anno. In discussione sono percorsi e collegamenti nelle aree di Ponte San Giovanni e Casenuove -San Sisto: realtà indicate dal Comune stesso come prioritarie nel Piano urbano mobilità sostenibile (Pums) varato nel 2019.

Articolo
Recovery Plan: esce il rapporto Legambiente per l’Italia. I progetti per l’Umbria

Recovery Plan: esce il rapporto Legambiente per l’Italia. I progetti per l’Umbria

Un’Italia più verde, più vivibile, innovativa e inclusiva. Così potrà diventare la Penisola da qui al 2030 se saprà utilizzare al meglio la straordinaria opportunità e le risorse che l’Europa ha messo a disposizione dell’Italia con il Next Generation EU. Di ciò ne è convinta Legambiente che, nel giorno in cui viene audita in Parlamento in Commissione Ambiente della Camera dei deputati, per dare una “scossa” alla recente discussione poco centrata sui contenuti presenta il suo Recovery Plan, frutto di un lungo dialogo durato 5 mesi con istituzioni, imprese, associazioni, sindacati, e di una scrittura collettiva e condivisa.